venerdì 23 aprile 2010

Nemico


Cosa può provare chi, come me, ieri sera ha guardato Annozero? Cosa si prova, guardando mamme trentenni trasformarsi in bestie feroci, pronte a sbranare altre mamme trentenni, solo un po’ più scure? Cosa può provare chi si trova davanti un sindaco che istiga alla violenza, all’odio razziale, che ne trae beneficio e forza in termini elettorali, che cavalca e che alimenta?
Io, personalmente, ho provato una grande, grandissima tristezza. Ho provato paura osservando ammutolito lo sdoganamento di così tanta violenza verbale e non solo. Mi sono sentito avvilito davanti al povero Sandro Ruotolo, che “da 22 anni lavoro con te, Michele, ma un clima d’intolleranza, di razzismo come quello di stasera non l’avevo mai incontrato”.
Perché Ruotolo non era mica ad un ritrovo del Ku Klux Klan. Era in una sala normale di un palazzo normale di un paese normale, attorniato da gente normale, rabbiosa per essere stata dipinta come razzista mentre insulta e continua a dire “voi extracomunitari”. Non a dire. A strillare, ad abbaiare.

Sono quelle stesse facce che a gennaio mi dicono che non devo dimenticare gli ebrei morti. Sono loro, e mi governano. Sono loro che mi ripetono dell’importanza della “memoria”. Perché non accada più. Mentre è accaduto, sta accadendo, accadrà.

Sempre. Nonostante tutto, l’essere umano resta ciò che è. Un animale violento e brutale. Che quando ha fame non vuole cibo per sfamarsi. Vuole un nemico da sbranare.

Povera Italia. Poveri noi.