martedì 30 marzo 2010

ALMENO

Almeno, con la vittoria di Cota in Piemonte, potremo finalmente vedere realizzato il grande progetto di unire il Pacifico e l'Atlantico.


giovedì 25 marzo 2010

REAZIONI

Voglio ben sperare, sottolineo: VOGLIO BEN SPERARE, che dopo le infamanti accuse rivolte a sua santità il papa Benedetto Decimo Sesto in carne, ossa e spirito santo, da parte del noto giornaletto laicista e anticlericale chiamato "New York Times", le reazioni siano come sempre nette, ferme, decise. Insomma: FUORI IL NYT DALLA RAI, SUBITO!

mercoledì 24 marzo 2010

Voti

"No, dai, veramente. Non può aver detto che batterà il cancro in tre anni, non può essere arrivato a dire cose del genere".

"Vabbé, ma l'avrà detto per raccattare qualche voto in più".

"Dai malati terminali?".

"No, dal cancro".


lunedì 22 marzo 2010

COMUNICAZIONE AGLI AFFEZIONATISSIMI LETTORI DI QUESTO BLOG... COMUNICAZIONE UFFICIALE, UFFICIALISSIMA...

SIAMO
UN
MILIONE!!!!!!!

Maremmimpestata, che nausea...

Sono due giorni che cerco di farmene una ragione. Ma com'è possibile che gente importante come dei ministri, dei governatori, quelli che si chiamano "classe dirigente" si rendano così ridicoli? Com'è possibile che un governo scenda in piazza (mai vista, sta cosa) ma ancora di più che la manifestazione sia più ridicola di uno spettacolo del Bagaglino? Com'è possibile che le uniche due cose che sembravano poter rivendicare un minimo di dignità erano i fascisti in marcia e Demo Morselli?
Questo paese è una barzelletta. Una di quelle che non fanno ridere, tra l'altro.

martedì 16 marzo 2010

LA MALA EDUCAZIONE


C’è una cosa che mi manda in bestia. O meglio, c’è una cosa che mi manda in bestia più delle altre cose che mi mandano in bestia.
Personalmente, ritengo di essere una persona piuttosto educata. Non mieloso, credo: però, mi piace essere gentile. Fosse solo per il fatto che oggi essere gentile è praticamente una mossa a sorpresa. Del tipo che dico “grazie” e “arrivederci”, che lascio il posto a sedere sui mezzi (una volta mi sono fatto Milano-Firenze sul Frecciarossa in piedi per far sedere una enorme signora di colore con due splendidi marmocchietti). Essere gentili, oggi, è qualcosa di rivoluzionario, di inaspettato.
Un altro modo di essere mediamente gentile, per non dire educato, è che quando mi mandano una mail in genere rispondo. Che c’entra: se mi scrive la mia fidanzata, qualche amico o un familiare, questo è un discorso banale. O quasi.
La domanda è: perché la gente non risponde alle mail?
Io, le persone che non rispondono alle mail, le odio.
Cosa cazzo ti ci vuole a fare un movimento impercettibile col ditino fatato sul mouse, ciccare su “rispondi”, schiacciare eroicamente una volta il tasto “O” e quello dopo “K”. Se poi si vuole esagerare quanto a stoicismo, un “RICEVUTO” sarebbe chiedere troppo?
Ti trovi così costretto, dopo qualche giorno, a scrivere nuovamente alla stessa persona, per chiedere se, almeno, abbia ricevuto oppure no la tua mail. C’è chi non risponde neppure a quella. Una gran parte di persone, invece, ti rispondo tutte piccate. “Certo che l’ho ricevuta”, dicono. Manco un punto esclamativo per alleggerire. Eh. E dimmelo subito, no?
Il problema è che la gente non si regola. Il problema è che se quella mail è quella che aspetti, non ti poni il problema della risposta che il tuo interlocutore vorrebbe, si aspetterebbe, necessiterebbe. Il mio è mio, il resto passa direttamente nella categoria “sticazzi”.
Io, per quello che mi riguarda, continuo a pensare che essere gentili sia la più grande dimostrazione di affetto nei confronti di se stessi. E, per quello che mi riguarda, io mi voglio discretamente bene. Così tanto bene che certi giorni mi scrivo delle mail da solo. E mi rispondo pure.

giovedì 4 marzo 2010

REDEMPTIONS

Ci sarebbe da sconvolgersi altamente di questi tempi, tra liste e listini che saltano e che comunque contengono cani e porci, anzi, soprattutto cani e porche, tra senatori arrestati per 'ndrangheta che ricevono l'applauso del parlamento, tra sospensioni della libertà di direfarebaciare ma soprattutto di dire, tra un processo a Palermo in cui sta venendo fuori ciò che tutti sanno da venti anni, tra l'inesistenza di un'opposizione politica. Ci sarebbe da sconvolgersi e battersi il petto. Ma ciò che davvero mi stravolge è altro. Ciò che mi stravolge e mi fa tremare le vene e i polsi è questa dichiarazione qua: "Alcool, donne e droga mi stavano uccidendo". Firmato Paolo Brosio. Lui ha trovato per la strada una madonna e ora è diventato un santo moderno. Uno tra i tanti. Peccato: sarebbe stato perfetto, con quelle caratteristiche, per entrare di diritto in una delle liste elettorali berlusconiane. Ah, talvolta è solo questione di tempi di un verbo, la felicità. Un bel passato prossimo, e tutto questo non sarebbe successo.