mercoledì 30 settembre 2009

A proposito...

Mi verrebbe da iniziare con una scurrilità. Una di quelle che contribuiscono all'indecente imbarbarimento della comunicazione, dell'informazione, del giornalismo. E che Iddio dei Cieli ce ne scampi. Sia mai. Mai e poi mai. Anzi, no. Inizio con una scurrilità.

Grazie al cazzo.
Grazie al cazzo che siamo tutti per la libertà d'espressione. Vorrei anche vedere.
Grazie al cazzo che siamo tutti per la libertà di stampa. Vorrei anche vedere. Dicono che questo è il termometro delle democrazie. Anche se a dire il vero ogni tanto spunta fuori un termometro per la democrazia. Come si trattano gli animali. Come si trattano gli invalidi. Come si trattano le api. Come si trattano le carte da parati.

Grazie al cazzo che ognuno di noi vuol essere libero di dire quello che vuole, come vuole, quando vuole; se poi esagera, offende, calunnia, mente, allora se ne assume la responsabilità davanti a un giudice. Che va bene la libertà. Ma ci sono dei limiti. Ulteriore termometro per la democrazia. Ma la mia domanda è un'altra.

La mia domanda è: cosa cazzo se ne fanno i giornalisti della libertà?
Niente.
Perché nel 99% dei casi i giornalisti non vogliono essere liberi.
Nel 99% dei casi, i giornalisti vogliono scrivere quello che viene detto loro di scrivere. Vogliono avere il culo coperto. Dai livelli minimi del giornalismo fino ai quotidiani da un milione di copie al giorno, esiste sempre una causa da portare avanti. Ma non in nome della propria scienza e coscienza. Non in nome della propria libertà e del proprio coraggio. Bensì al servizio.

Questo mi fa imbufalire. Mi fa imbestialire l'ipocrisia di chi la libertà ce l'ha e non sa cosa farsene. Mi fa imbestialire la mancanza totale di imparzialità di fronte a temi così delicati. Mi fa imbestialire la mancanza di "coscienza civile" nel paese.

Probabilmente, il 99% di chi scenderà in piazza manco legge i giornali. Si va per sentito dire.

E allora, io dico: ma non sarebbe meglio una bella manifestazione POLITICA contro quello che il Governo sta facendo e disfacendo? Perché di questo, in fondo, si tratta. Di una manifestazione politica.
Chiamiamola con il suo nome, e io sono pronto ad aderire con tutto me stesso.

Ma non pigliamoci per il culo. Dateci tutta la libertà del mondo, ma poi spiegateci cosa dobbiamo farcene.

venerdì 4 settembre 2009

Dopo le elezioni, vincere le erezioni

A dicembre mi scade il contratto e non so se sarà rinnovato o no. Di soldi un ce n'è. Questo, insieme a molte altre vicende, mi rende molto depresso.

Ma, se me lo chiedete in tribunale, posso dimostrarvi che il cazzo mi si rizza. E che le palle mi girano per ore consecutivamente. Prima di andare in frantumi.