mercoledì 5 novembre 2008

Elezioni e dintorni

Giornata emozionante, oggi. Il nuovo presidente americano è nero, giovane, preparato, bello, ammaliante. Ha sconfitto un tipico eroe a stelle e strisce, duro, combattivo, che quando ha realizzato di aver perso non ha perso un secondo ed ha chiamato «il suo presidente» per congratularsi e mettersi a disposizione per il bene del paese. Dall’altro capo del filo, parole di amicizia e rispetto, ripetute poco dopo davanti a un milione di persone reali e miliardi di occhi virtuali. Della serie: se è un bel sogno, non svegliatemi.
Come non detto: apri il giornale e vedi che Berlusconi è l’unico leader del mondo a non complimentarsi col neo Mr. President ed anzi articola un filosofico “no comment”. Uno pensa che peggio di così non si può, e invece dopo qualche pagina il “no comment” si fa rimpiangere dalle castronerie Made in Dell’Utri. P2 una montatura, Mangano un eroe, Mussolini statista e così via. Della serie: ok, lo scherzo è finito, ora smettetela su.
Ho detto smettetela. La smettete? La volete smettere?