giovedì 29 luglio 2010

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Uno si stira le dita per scrivere un post sulla conferenza stampa di ieri di Verdini, per scrivere un commento e tutto il resto. Poi, ripassando quello che è successo, si ricorda di Stracquadanio o come diavolo si chiama e di Ferrara che con la grazia di un trattore in vetreria ha fatto pacatamente conoscere la sua opinione in merito a una collega. Poi, uno legge i siti e viene a sapere che alla riunione di quattro ore di ieri dove si è deciso come uccidere politicamente Fini e i suoi, era presente Ferrara, probabilmente in veste di giornalista libero quale lui è. Poi uno legge che sempre lui, Straquadagno o come diavolo si chiama, vuol fare un esposto all'Ordine perché la collega (?) Fusani faceva domande che lui ha definito, con la tipica solidarietà tra colleghi e orgoglio giornalistico, "cazzate". Solo che l'Fnsi ha fatto un comunicato in cui attacca Strakuadaglio o come diavolo si chiama, che, tra le altre cose, è direttore del giornale on line "Il predellino". Uno si stira le dita e pensa: eh no, cazzo, io non ci sto più a queste cose, io mi incazzo, io devo, io voglio... Io voglio che? Svegliarmi, ecco. Svegliarmi non sarebbe male.