martedì 31 marzo 2009
Zum zum zum
mercoledì 25 marzo 2009
Il Gioco dei Due Re
Leggo con rassegnazione che il "biotestamento" sta assumendo contorni grotteschi durante la farsesca, grottesca, pornografica votazione parlamentare.
Al fine di evitare altri "Casi Eluana", si vieta l'interruzione di alimentazione e idratazione forzata. Sono sbalordito. Nonostante mi chieda perché mi stupisca ancora. Nonostante mi chieda perché non abbia ancora chiesto l'asilo politico al Bhutan, dove il "Pil" è stato sostituito con il "Bil": Benessere Interno Lordo. In Italia è il Bhutan la notizia. Chissà come se la ridono, lassà nel Bhutan, di noi miseri, accondiscendenti italiani.
Leggo con interesse che nel Bhutan, che è sull'Himalaya, vige la monarchia. Il Re, quel pazzo, ha imposto la sua volontà sul suo popolo. Ha, cioè, introdotto i partiti, soprattutto quelli avversari, e obbligato a votare. Obbligato a votare liberamente. Sarà che lassù in cima a quei monti c'è l'ossigeno rarefatto. Il Re che impone la democrazia. Mah.
Qui da noi, tra le macerie e la polvere e i miasmi quotidiani, gli atti del Popolo della Libertà sono quasi esclusivamente divieti. C'è qualcosa che non torna.
Penso con forte astio interiore che se il Re del Bhutan impone la democrazia mentre il Re di Arcore impone che non posso nemmeno decidere se morire o no, qualcosa non torna. Oppure torna tutto, e tutti sono felici: la norma c'è e la Chiesa è contenta. Poi, se vuoi morire, muori a casa tua, di nascosto. Si fa ma non si dice. Come sempre, in Italia. Salviamo la faccia. Solo che la faccia fa schifo. E' un composto di cerone e lifting. E' un cimitero, è una nebbia malata e tossica, è un'epigrafe sconnessa.
Evviva il Bhutan forzatamente libero.
lunedì 23 marzo 2009
venerdì 20 marzo 2009
L'IMPORTANTE È ESSERE CONVINTI
lunedì 16 marzo 2009
Il centro? LUI lo vive...
Altro caso di accanimento terapeutico:
«Anche quest’anno la notte di Firenze sarà viva»
Di Gianni Somigli
Chi ha detto che a Firenze non c’è mai nulla? Venga fuori ora, se ha il coraggio. Cosa? Firenze è una città dormitorio? Voi non sapete cosa state dicendo.
E se non vi siete resi conto che, invece, la “notte a Firenze è viva”, è colpa vostra. Non siete stati attenti, si vede. È viva eccome, la notte di Firenze: i neuroni mandano segnali elettrici. C’ha pure il ciclo mestruale. Pensate che potrebbe anche avere figli. Chissà com’è contento il Monsignore Betori e gli altri Piagnoni della Banda del Sondino.
Insomma, visto che «la seconda edizione dell’iniziativa è andata particolarmente bene, insieme agli operatori economici e alle associazioni di categoria abbiamo deciso di riproporla anche quest’anno, dal 24 aprile al 31 ottobre: “Il Centro io lo vivo” rappresenta un’occasione per fare vivere la città di Firenze e la zona del centro, la sera, all’ora di cena. Con tranquillità, con i tavolini all’aperto e tante altre iniziative per i fiorentini e i turisti».
Parola di assessore: quello alle Attività produttive, Silvano Gori, e di quello all’Innovazione e strategie di sviluppo, Riccardo Nencini, nel corso della presentazione in Giunta della terza edizione della meritoria iniziativa. Come se non bastasse questo tripudio di bagordi notturni, si ripeterà pure la “Notte Bianca in Oltrarno”, organizzata il 27 giugno.
E quindi? Ma di che vi lamentate, ancora? Che dite? Non siete convinti? Beh, allora beccatevi questa ciliegina sulla torta: «L’operazione serve anche per riqualificare il centro e negli accordi che faremo con le categorie economiche e con gli operatori abbiamo previsto l’utilizzo di sedie e tavolini decorosi: non devono, cioè, essere di plastica comune. È una condizione essenziale per poter partecipare all’iniziativa, nella logica del nuovo regolamento per i dehors (spazio esterno di un pubblico esercizio) che vieta l'utilizzo della plastica» hanno precisato all’unisono gli Assessori.
Insomma, ma che volete di più, che c’avete pure i tavolini di ferro? Siete irritanti. Non ci credo che sosteniate ancora che di queste cose non si era accorto nessuno. Come dite, scusate? La dovevano chiamare “Il Centro io lo vivo - ma io e basta, voi a letto”?
Cattivi. Siete proprio cattivi.