mercoledì 8 aprile 2009

Domande tra le macerie


Cordoglio, vicinanza e bla bla bla.

Poi, alcune riflessioni e domande, che non si dovrebbero fare perché ci sono i morti e bla bla bla. Io penso che invece dovrebbero essere fatte proprio perché ci sono i morti.

1) Perché un Governo che difende la "vita" degli embrioni e dei morti da 17 anni non si schiera con la stessa forza a difesa delle norme che tutelano la vita vera, dalle norme antisismiche in giù e anzi propone di ampliare le case con una semplice dichiarazione?

2) Perché il Governo non accetta aiuti esterni, comportamento che ricorda quell'autarchia di mussoliniana memoria?

3) Perché i cosiddetti "sciacalli" non vengono lapidati e lasciati tra le macerie?

4) Si è detto in questi giorni che i giornalisti non servono, perché sono stati battuti dai social network che hanno dato la notizia in modo tempestivo. Uno vede Porta a Porta o Matrix e pensa che se i giornalisti son quelli, bene che spariscano. Quando poi si legge che sempre su Facebook la gente lancia allarmi falsi, mette il proprio conto corrente come destinatario di donazioni, mette in circolo notizie false, forse allora si capisce che, e dico forse, i giornalisti servono ancora a qualcosa, e non solo a fare da reggimicrofono.

5) Perché il Papa aspetta che passi l'emergenza per andare in Abruzzo?

6) Perché sul 95% dei muri che sono rimasti in piedi ci sono quadri con madonne e gesù cristi e crocifissi?

7) Perché nessuno fa queste domande?

8) Perché nessuno risponde?

9) Perché come al solito nessuno ha una colpa se le case vengono giù come tessere del domino?

10) Fanculo.