martedì 9 giugno 2009

QUESTIONE DI OBIETTIVI


Forse vi è sfuggito, perché la notizia è stata un po' nascosta soprattutto negli ultimi due o tre giorni, ed anche in modo piuttosto incomprensibile, ma davvero, sono pochi gli organi di informazione che hanno riportato questa cosa che è successa, ma, soprattutto, ciò che colpisce di più, quello che davvero lascia sgomenti, è il fatto che realmente non è stato dato il minimo spazio a chi è rimasto coinvolto in questo accadimento che ha colto impreparati gli italiani, le tv, i giornali e così via. Insomma, se vi è sfuggito, ve lo dico io.

Ci sono state le elezioni.

Lo so, lo so, nessuno vi ha avvertito, nessuno ve l'aveva detto.
D'altra parte è normale che succeda qualcosa del genere. Sono ormai anni che le persone sono nauseate dalla politica e dai politici, dalla "casta", dai commenti dei vari Capezzoni di turno e dai risolini isterici di Gasparri. Tanto sono tutti uguali, dicono, e l'è tutto un magna magna, vogliono solo il seggiolone. La gente, insomma, si è davvero rotta i coglioni della politica onnipresente come anni fa.

Era del tutto prevedibile, insomma, che la notizia delle elezioni passasse del tutto inosservata, relegata in secondo piano rispetto a fatti di nessuna rilevanza.
Era prevedibile visto l'andazzo.
Già da mesi la politica era uscita di scena dai giornali, che non dedicavano più spazio all'argomento, consci del fatto che a nessuno interessa più sapere cosa non pensa Cicchitto ma lo dice, cosa non pensa Bonaiuti ma lo dice, cosa pensa Franceschini ma non lo dice.
I telegiornali, ormai da mesi, non mostravano più Irina La Russa deridere qualsiasi avversario.
La Casta e La Deriva, Gomorra, Mani Sporche: le fatiche editoriali di valenti cronisti hanno dato la mazzata finale a una classe politica morta e sepolta.

Mastella, infatti, alla faccia dei maligni che gli volevano tanto male, non si è candidato con Berlusconi, a cui dicevano, quei maligni, che si era venduto per far cadere Prodi. Menomale, vuol dire che ancora esiste un barlume di decenza in questo paese, come il fatto che il punto forte del programma di centrodestra riportava: "ABOLIZIONE DELLE PROVINCE".
Fortunatamente non sono state abolite, sennò la sconfitta della sinistra sarebbe stata dimezzata e, magari, qualche culo sarebbe saltato per non aver raggiunto l'obiettivo: perdere, perdere, perdere. Ma tutto, anche se nessuno ve l'ha detto, è andato per il meglio.
Le Province non sono state abolite, la Sinistra ha perso parecchio.

La gente è schifata da tutto questo, e per dimostrarlo vuole un seggio. Ovunque. Basta un seggio. Un consiglio comunale, un consiglio di quartiere. Un cazzo di posto nel consiglio di condominio. Per i più fortunati, si può sempre pensare ad una depandance distaccata a statuto speciale.

La vita, è questione di coerenza, e di obiettivi.
Aridatece Carosello.